L’assemblea del 4 maggio scorso è stata un’esperienza che sarà ricordata sia per molti aspetti positivi (e quindi “storica”, come il riavvicinamento di alcune migliaia di soci alla vita della Banca, la presenza – per la prima volta dopo 33 anni – di una lista, alternativa a quella del c.d.a. uscente, che, nonostante ogni tipo di avversità, ha ottenuto quasi il 24% dei consensi, sino a 1.042 preferenze, il ritorno al voto segreto, ecc.), sia per le tante circostanze deplorevoli relative soprattutto all’andamento dei lavori.
Per fissarne taluni momenti, così da consentire anche ai soci assenti o che avevano dato delega di conoscere l’accaduto, pubblichiamo i testi di alcuni interventi riguardanti il bilancio e la ripartizione degli utili. Troverete anche il contributo di Vincenzo Castagno, socio di San Cipriano Picentino, il cui intervento è stato ritenuto “non pertinente” dal Presidente dell’assemblea, e per questo bruscamente interrotto.
Aggiungiamo anche il testo predisposto da Rodolfo Pierri in ordine alle Politiche di remunerazione (stipendi e compensi), che non ha pronunciato in assemblea perché ha deciso di rinunciare all’intervento sul punto, per i motivi indicati nella parte iniziale del documento.
La lettura senza pregiudizi di questi scritti permetterà anche a chi ha partecipato personalmente alla riunione assembleare di comprendere come sono andate effettivamente le cose, qual è la giusta luce di valutazione delle stesse e quali sono i più rilevanti profili legati al merito degli argomenti posti all’ordine del giorno.